Viste le gravi mancanze riscontrate nell’emanazione del Bando per l’accesso alle scuole di Specializzazione per l’anno 2017 e considerati i movimenti spontanei che si stanno creando attorno alla faccenda, come il presidio che si terrà il 24 del mese davanti al MIUR, si riteneva necessario indire un’assemblea pubblica del coordinamento ChiSiCuraDiTe? per discutere e coordinare la mobilitazione da indire nei primi giorni di Settembre.
Oltre ai membri del coordinamento, erano presenti una decina di nuove persone, tra cui uno degli organizzatori del presidio del 24 Agosto. Per quanto riguarda tale iniziativa, ovviamente il coordinamento ha espresso parere favorevole alla manifestazione che, nonostante i tempi ristretti (e la mancanza di una reale rivendicazione politica), può essere considerata come l’inizio di una mobilitazione organizzata e condivisa.
Durante la discussione, i problemi emersi e su cui abbiamo deciso di porre l’attenzione, sono sostanzialmente tre:
- Numero di Borse: Nodo cruciale; ogni anno assistiamo alla mancanza di adeguamento dei posti di specializzazione rispetto ai medici laureati in attesa. Nel tempo, tale forbice si è progressivamente allargata (ormai parliamo di circa 15.000 medici che concorreranno per circa 6.500 posti) e tale situazione, oltre a ledere i diritti del medico stesso, che vede negata la possibilità di completare il proprio percorso formativo, si ripercuote direttamente sulla salute pubblica: sono ormai diversi anni che si parla della mancanza di specialisti e medici di base nel SSN cui andremo incontro in vista dei prossimi massicci pensionamenti. Il numero di borse ministeriali è decretato nella legge di stabilità del MEF e quindi, ad oggi, non risulta modificabile. Possiamo però agire sul piano Regionale, andando a richiedere un aumento delle borse integrative Regionali, anche in considerazione del parere favorevole espresso da molte regioni nella conferenza Stato-Regione (da mettere nel mucchio di tutte e non quelle per i residenti!!!!)
- Qualità del bando: Il concorso nazionale, per come era stato strutturato fino ad adesso, faceva pietà e il numero di borse disperse con questo sistema è spaventoso. Giubilo dunque, quando la ministra Fedeli ha comunicato del cambiamento delle regole del concorso: graduatoria unica con assegnazione della specializzazione come da modello francese. Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica e pure il Consiglio di Stato ha espresso parere negativo sulle regole del nuovo bando che, ricordiamo, a tutt’oggi ancora non sono state divulgate. Si parla comunque di graduatoria unica, ma il candidato, dopo l’esecuzione della prova, dovrà esprimere tre scelte di specializzazione. Il solito cambiare tutto per non cambiare niente, ecco. Volevamo che il concorso fosse migliorato ed eravamo disposti anche ad accettare dei ritardi per gli adeguamenti tecnici, ma l’attesa probabilmente sarà vana: i ritardi con l’emanazione di un bando che non si discosta poi tanto dal vecchio, è una palese presa in giro alle aspettative e all’intelligenza di tutti i giovani medici.
- Il ritardo nell’emanazione del bando: ultimo punto, ma non meno importante. E’ una mancanza gravissima da parte dei ministeri coinvolti e ancor più grave è il silenzio dietro cui si stanno nascondendo. Ci sono delle persone, dei professionisti, che aspettano di sapere di che morte moriranno e non è accettabile che niente venga detto circa il loro prossimo futuro. Quello che risulta sempre più evidente è che i ritardi accumulati dipendono principalmente dal Ministero della Salute che, assieme all’AGENAS, deve ancora concludere le operazioni di accreditamento delle Scuole di specializzazione. Che si dessero una mossa, diamine.
Alla luce di tutto ciò , le proposte operative per la mobilitazione di settembre sono le seguenti:
- Presidio di respiro nazionale a Roma, sotto il ministero della salute per chiedere un’accelerazione sulle pratiche di accreditamento e, nel caso il bando fosse uscito nel frattempo, per criticare un eventuale fotocopia solo posticipata del vecchio bando che presenteranno.
- Sui territori, sotto i palazzi delle Regioni, per chiedere un’integrazione delle borse che sia consistente e non una mera goccia nel mare.
- Mozione al CUN, tramite i nostri rappresentanti. Tale documento dovrà essere scritto collettivamente, in vista della seduta che si terrà il 5-6 settembre 2017.
Nel frattempo, l’invito che proponiamo è quello di mobilitare e coinvolgere i vari territori: solo se saremo uniti riusciremo a cambiare qualcosa.
Importante sarà anche cercare il coinvolgimento di specializzandi, della classe medica intera, degli ordini dei medici e della popolazione italiana tutta, viste le ripercussioni sulla salute pubblica, ma per questo, c’è bisogno di più tempo e di strutturare un discorso articolato che vada oltre l’esigenza urgente del momento.
Il prossimo appuntamento assembleare sarà dopo il 24 settembre, di seguito alla manifestazione già indetta e, speriamo, alla luce di nuovi elementi nel frattempo divulgati, in modo da continuare nel coordinamento iniziato con questa assemblea.
Il cambiamento è partecipazione!
Cuoricinici
Il coordinamento chi si cura di te?