O le borse o la vita! i camici bianchi scendono in piazza

La giornata di mobilitazione di oggi ha visto scendere in piazza decine di medici in cinque Regioni italiane. I documenti presentati alle Giunte ed ai Consigli Regionali hanno ribadito l’importanza della formazione specialistica in ambito medico, attraverso l’analisi dei bisogni di specialisti nei prossimi anni, richiedendo con forza un intervento da parte delle Regioni, enti che dal 2001 gestiscono di fatto il SSN. Serve un’inversione di marcia, servono investimenti mirati ad una formazione accessibile e di qualità, che garantiscano per i prossimi anni la fruibilità e la sostenibilità del Servizio Sanitario.

Dopo settimane di attivazione e mobilitazione spontanea cui abbiamo partecipato e contribuito, insieme ai tanti e alle tante che si sono decisi di muovere per avere risposte sul proprio futuro, sembra che inizino ad emergere le prime certezze, sebbene con un colpevole ritardo da parte dei Ministeri che si sono occupati direttamente del bando e del suo regolamento, così come dei processi di accreditamento delle scuole: i tempi per la loro pubblicazione sembrano essere quasi maturi, ma non smetteremo di fare pressione e vigilare affinchè non si generino ulteriori ritardi.

In questo frangente è necessario anche mantenere una visione complessiva sui vari aspetti che ruotano intorno allo stesso bando, per una rivendicazione a tutto tondo che non tralasci alcun aspetto: è evidente come l’elemento del numero di borse messe a concorso diviene centrale in questo frangente per garantire l’ampliamento delle possibilità di prosecuzione del percorso formativo di noi giovani medici.

Il comparto di circa 6000 borse previsto per questo anno accademico è assolutamente insufficiente per supplire alle future richieste di Medici specialisti, fabbisogno stimato dalle regioni nell’ordine di circa 8000 unità annue. Su questo sono evidenti le responsabilità che stanno in capo al Ministero della Salute e a quello dell’Economia, assolutamente non intenzionati a fare una programmazione di lungo periodo che vada a soddisfare le esigenze strutturali del SSN, legata alla richiesta di un piano di assunzioni sull’intero territorio nazionale, necessario anche alla luce dei recenti casi che hanno riempito le pagine della cronaca nei mesi estivi.

In questo un piano centrale è quello delle regioni, che già in anni passati si sono in parte assunte la responsabilità di supplire alle mancanze da parte del Governo centrale, al fine di sostenere le strutture sanitarie locali nell’interesse della popolazione tutta, esigenza espressa anche in sede di Conferenza Stato – Regioni.

Per questo oggi abbiamo chiesto alle Regioni di attivarsi affinchè si arrivi ad una posizione unitaria su questi temi nelle sedi istituzionali opportuni, ed affinchè ciascuna Regione, nel proprio ambito di competenza ed in base alle proprie necessità, si impegni a garantire il massimo accesso possibile alle scuole di specializzazione delle proprie università, aumentando il capitolo di spesa relativo alle borse ed impegnandosi a superare il blocco del turn over, che sta mettendo in ginocchio il Servizio Sanitario come il futuro dei giovani specialisti.

In particolare, presso la Regione Lazio, siamo stati ricevuti dall’Assessorato alla Sanità, ed abbiamo avuto modo di discutere della nostra proposta, chiedendo che la Regione possa mettere sul tavolo del prossimo concorso un numero congruo di borse, proporzionato alle necessità. Dalla Regione abbiamo avuto la disponibilità ad un secondo incontro tecnico, nel quale poter discutere approfonditamente la questione, anche tenendo conto delle attuali difficoltà legate al Commissariamento ed al Piano di Rientro a cui il SSR del Lazio è sottoposto. Continueremo quindi questa interlocuzione muovendoci su un piano di analisi e proposta, sicuramente cercando di restare nei tempi stretti che l’imminente uscita del bando ci consegna.

Sotto la regione Toscana, abbiamo chiesto a gran voce di essere ricevuti, anche in considerazione del comunicato della Federazione degli Ordini dei Medici della Toscana, uscito questa mattina, in cui veniva dato appoggio alla nostra mobilitazione e alle nostre richieste. Hanno preferito fare orecchie da mercante e nessuno ci ha ascoltato. Ma noi non ci fermiamo: la nostra mozione verrà presentata al consiglio regionale che si terrà in settimana, grazie all’appoggio di diversi consiglieri regionali.

In Emilia-Romagna abbiamo avuto delle garanzie rispetto agli impegni degli Assessorati al Diritto allo Studio ed alla Salute tramite l’interlocuzione con alcuni Consiglieri Regionali, che si impegnano a riportare in discussione consiliare il tema. La prospettiva è quella di strutturare un piano di discussione complessiva provando a costruire un tavolo specifico in cui affrontare la tematica, anche con la partecipazione degli aspiranti specializzandi.

Presso la Regione Piemonte siamo stati ricevuti dall’Assessore alla Sanità a cui abbiamo potuto spiegare le nostre motivazioni e richieste, nei prossimi giorni avremo possibilità di discutere nuovamente con l’Assessore in vista del prossimo consiglio regionale dove sarà portata in discussione la nostra proposta.

Abbiamo inoltre portato la nostra protesta anche a Milano, dove, attraverso l’immagine dei camici vuoti all’ingresso del Policlinico, abbiamo avuto modo di confrontarci con studenti e cittadinanza sul problema della carenza di medici dei prossimi anni, e di come tutto questo andrà ad impattare sull’offerta del Servizio.

Ma il nostro impegno non si ferma qui. Abbiamo infatti intenzione di presentare una Interrogazione Parlamentare, rivolta alle Ministre dell’Istruzione e della Salute, che da un lato fornisca una panoramica organica della situazione degli ultimi anni, ma che dall’altro provi ad ottenere risposte sia sul piano del precariato generazionale, sia rispetto ad un serio impegno futuro per quanto riguarda la qualità dell’insegnamento nelle sedi universitarie opportune, quindi tramite un accreditamento che diventi periodico e stringente.

Chiediamo quindi a tutte le forze politiche sensibili ai temi della formazione e della salute di farsi carico di questa nostra richiesta, facendosi portavoce nelle sedi parlamentari di una mobilitazione che oramai si muove su tutti i piani delle rivendicazioni.

Rassegna stampa

– A Bologna >>
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/specializzandi-1.3374937
http://www.bolognatoday.it/video/via-aldo-moro-presidio-medici-regione-specializzandi.html

– Dalla Toscana >>
http://www.ansa.it/toscana/notizie/2017/09/04/specializzandi-chiedono-borse-studio_717ee890-5fa1-47d3-88dc-7041393e2cdb.html
http://www.stamptoscana.it/articolo/foto-del-giorno/i-giovani-medici-protestano-piu-borse-per-la-specializzazione

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