È di questi giorni la notizia di una nota inviata dal MIUR ai rettori delle università riguardo il trattamento degli specializzandi nell’eventualità di malattia. La risposta alla domanda “cosa succede se mi prendo l’influenza?” dovrebbe poter essere scontata: si resta a casa fino a che non si è guariti e, quando appropriato, si rientra al lavoro. Eppure, troppo spesso le cose non sono così semplici, tanto è vero che è stata sentita la necessità di inviare una comunicazione che mettesse nero su bianco che i giorni di malattia non devono essere sottratti dalle ferie dello specializzando. Eppure la possibilità di riposo in caso di malattia dovrebbe essere un diritto tutelato come per tutti gli altri lavoratori. E sappiamo tutti che nella nostra pratica quotidiana un discorso simile potrebbe essere aperto su quelle che, abbiamo scoperto, impropriamente chiamiamo ferie.
A questo punto ci siamo quindi chiesti, quali sono i diritti dello specializzando?
Grazie alla convenzione stipulata con lo studio Alterego è stato possibile far analizzare il contratto nazionale che regola i rapporti tra specializzando ed Università da un punto di vista strettamente giuridico. In questo breve memorandum abbiamo cercato di inserire tutti i punti chiave del contratto rispetto ai permessi per malattia, gli orari di lavoro, le assenze giustificate e ingiustificate, insomma quali sono le tutele che spettano allo specializzando e quali sono i suoi diritti.
Perché riteniamo che la conoscenza sia il primo passo per evitare di subire ingiustizie, per potersi soprattutto riappropriare dei propri tempi di vita, acquisendo consapevolezza su quelli di lavoro.
Leggi qui il documento: Informativa sull’orario di lavoro del medico in formazione specialistica