ABBIAMO VINTO!

Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni di voto per le elezioni interne per gli organi di rappresentanza dell’Ateneo di Bologna.

Nel Consiglio degli Studenti, organo deputato a rappresentare l’intera comunità di soggetti in formazione dell’ateneo e che prevede nella sua composizione due seggi dedicati a rappresentanti del terzo ciclo di formazione (dottorati e specializzazioni) risultano elettɜ Andrea Arghittu  ADI Bologna per lɜ dottorandɜ (primo eletto con 137 voti) e Benedetta Perna di Chi Si Cura Di Te? per lɜ specializzandɜ (eletta con 109 voti), con ampio distacco dalle altre candidature proposte.

Si tratta di un risultato storico per la nostra comunità politica che si afferma come realtà più rappresentativa dellɜ specializzandɜ di UniBo.

Siamo già prontɜ a lavorare con entusiasmo e caparbietà nel rappresentare tutte le scuole di specializzazione dell’Ateneo su temi urgenti come le condizioni di lavoro, una formazione di qualità e la tutela dell’intera comunità accademica da fenomeni da estirpare con urgenza, come il mobbing, la violenza di genere e il rischio di burn-out.

Non possiamo che ringraziare con commozione lɜ compagnɜ di ADI con cui non vediamo l’ora di intraprendere questa nuova avventura insieme e con cui condividiamo un’idea di politica come strumento di ascolto e di emancipazione collettiva, e mai di prevaricazione e ambizione personale.

Vogliamo esprimere anche il nostro più vivo entusiasmo per lo straordinario risultato fatto da Gruppo Prometeo nell’area medica: da ora in poi possiamo cominciare ad agire assieme per migliorare l’intera filiera della formazione medica – pre e postlaurea – soprattutto condividendo l’urgenza di una medicina transfemminista e decoloniale.

Infine vogliamo ringraziare per il supporto ricevuto il Laboratorio di Salute Popolare che ha messo lo spazio di Labas a disposizione per l’aggregazione della nostra comunità a Bologna, e con cui non vediamo l’ora di condividere percorsi.

Rimaniamo aperti a convergere con chiunque condivida l’urgenza di tutelare lɜ specializzandɜ e la formazione medica per tutelare anche il diritto alla salute, pubblica e universale.

Non per noi ma per tuttɜ!

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