Assunzione specializzandз: cosa cambia?

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato una nota che evidenza le novità attuative del decreto di adozione dell’accordo quadro ex art. 1, co. 548 bis, della l. 145 del 2018 concernente le modalità di svolgimento della formazione specialistica relative all’assunzione dellз specializzandз agli ultimi anni.

Il documento pubblicato ribadisce in parte aspetti già noti ed introduce una novità che vi illustriamo di seguito.

Il DL Calabria nel 2019 dà la possibilità allз specializzandз agli ultimi due anni di corso di partecipare ai concorsi per l’assunzione a tempo determinato (clicca QUI per il nostro approfondimento) e di essere assuntз (per massimo 12 mesi a tempo parziale) da un’azienda sanitaria della rete formativa della sua scuola di specializzazione*.

La novità principale del documento riguarda proprio questo aspetto. 

Si legge al punto n. 4 “In tutti i casi in cui la struttura operativa di cui al punto 3 non sia inserita nella rete formativa della sede della scuola di specializzazione cui è iscritto lo specializzando, si applicano le disposizioni di cui all’allegato 1 al D.I. n. 402/2017, per un periodo non superiore a 18 mesi.” 

Cosa vuol dire? Che sarà possibile per lə specializzandə essere assuntə in una struttura extra-rete formativa secondo le disposizioni del contratto di specializzazione (quindi per un periodo massimo di 18 mesi) a patto che l’azienda che assume stipuli con l’Ateneo un piano formativo attestante anche il grado di autonomia dello specializzando. Tale piano formativo va allegato al contratto di lavoro entro 15 giorni dalla manifestazione d’interesse dell’azienda.

Attualmente la possibilità per lз specializzandз di essere assuntз extra-rete formativa è stata resa possibile dallo stato di emergenza. Questo nuovo comma andrà invece a riempire un vuoto normativo che avrebbe causato non pochi problemi, al termine dello stato d’emergenza, allз specializzandз che si trovano in questa situazione. Il prossimo passo è l’adozione di questi accordi tra le Università e le Regioni, che auspichiamo possa avvenire quanto prima.

Tuttavia resta per noi indispensabile proseguire sulla strada di un cambiamento complessivo dell’inquadramento dellз specializzandз per arrivare ad un vero contratto di lavoro, il Contratto Collettivo Nazionale della Formazione Medica, che tuteli lз medicз in formazioni come lavoratorз, garantendo i diritti e la rappresentanza sindacale.

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