In quasi 1000 aspiranti specializzandi sottoscrivono lettera di protesta rivolta ai media, dopo giorni di silenzio intorno al bando di concorso che definirà il loro futuro così come quello del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Dopo le promesse del MIUR riguardanti un nuovo regolamento per il concorso di quest’anno, siamo passati ad un imbarazzante silenzio su quello che è il naturale sbocco della fase di formazione accademica dei giovani medici. Ritardi, ostacoli interni agli stessi ministeri, giochetti di potere non possono mettere a repentaglio il futuro nostro e del diritto alla salute nel nostro paese. Non si faccia il gioco delle tre carte sulle nostre teste, vogliamo chiarezza da parte delle istituzioni e una risoluzione della drammatica situazione nella quale gli stessi ministeri ci hanno fatto ritrovare!
Mentre a livello pubblico si discute dei disservizi estivi e delle mancanze di un Servizio Sanitario sotto attacco da anni, è assurdo che non si prendano in considerazione le soluzioni necessarie a invertire questa tendenza: nonostante una spesa enorme affrontata per la nostra formazione, il numero di borse oggi garantite per la continuazione del percorso specialistico è minimo rispetto a quelle che sono le domande, così come non può soddisfare in alcun modo le necessità del SSN. Queste sono le priorità da affrontare verso l’emanazione del bando e del regolamento di concorso, ed è su queste che siamo pronti a mobilitarci fin da subito, se dal governo continueranno a non arrivare risposte!
In allegato la lettera sottoscritta da quasi 1000 aspiranti specializzandi di tutta Italia