Ormai da mesi e, ancora di più nelle ultime settimane, siamo in mobilitazione.
Non solo per chiedere che la vergognosa situazione di SSM20 venga risolta senza più rinvii, ma per continuare a sostenere le necessità di azzerare una volta per tutte l’assurdità dell’imbuto formativo.
Per esigere rispetto per il lavoro che noi medici in formazione specialistica offriamo quotidianamente, sia in condizione ordinarie per garantire la tenuta del SSN sia nell’attuale condizione di emergenza.
Se questi sono i nostri obiettivi, è arrivato il momento di agire in maniera ancora più decisa.
Durante la assemblee pubbliche che abbiamo svolto e a cui hanno partecipato decine e decine di medici da tutta Italia, è stata unanime la volontà di proseguire la nostra lotta fino ad incrociare le braccia. La misura è colma e non possiamo fermarci. La mobilitazione che abbiamo costruito deve proseguire, verso il primo sciopero dei medici precari.
Per chiedere condizioni di lavoro migliori sia per chi entrerà in specializzazione sia per i 9.000 colleghe e colleghi che ne rimarranno esclusə.
Per un cambiamento radicale nella programmazione della formazione medica e nell’inquadramento contrattuale dei medici in formazione.
Il tutto per poter continuare a svolgere il nostro lavoro per la difesa del diritto alla salute per tutta la popolazione.
Vogliamo proseguire il percorso iniziato dalle due assemblee e costruire insieme lo sciopero. Non sarà un compito semplice. Stiamo già svolgendo i passaggi pratici, dalla stesura della piattaforma (condivisa con chi ha partecipato alle assemblee) all’individuazione dei soggetti a cui rivolgere le nostre istanze. Garantiremo in ogni caso le cure per i pazienti e le tutele per i medici che parteciperanno. Lo sciopero sarà dei camici grigi, ma sarà anche per i medici in formazione specialistica. Questi ultimi, non essendo inquadrati come lavoratori ma come studenti, non potranno aderire formalmente allo sciopero ma potranno partecipare con altre modalità. Anche per questo ci mobilitiamo, perché ai medici specializzandi siano garantiti i diritti che spettano a tutti i lavoratori. C’è bisogno di tuttə e per questo invitiamo chiunque voglia fare la sua parte a scriverci per dare il proprio contributo.