In seguito all’uscita del DL Calabria abbiamo chiesto al nostro studio di avvocati di darci un parere circa il rischio di ricorsi legati allo slittamento del decreto Fedeli per capire se, il primo, in qualche modo portasse più danni oltre che benefici.
In breve ecco cosa è uscito:
- Il DL Sanità Calabria, così come prodotto attualmente, genera il rischio di una errata interpretazione della normativa vigente in quanto lederebbe l’interesse di tutti gli studenti e le studentesse dell’ultimo anno che fossero già riusciti ad iniziare i tirocini paratico-valutivi previsti dal regolamento Fedeli (magari pure a scapito della loro vita universitaria e privata). Per tale motivo è necessario intervenire in sede di conversione con una specifica che “salvi” l’art.7 comma 1 del “Regolamento Fedeli”.
- Il Governo avrebbe potuto tranquillamente procedere allo slittamento delle sole modalità di esame, anzichè alla riduzione delle sessioni di esami a 2 (cosa che era stata da noi proposta con formale interpello il 14 marzo).
Quindi, sarebbe opportuno proporre il seguente emendamento, in sede di conversione:
“Art.12 (Disposizioni sulla formazione in materia sanitaria e sui medici di medicina generale)
1. Per consentire agli atenei una migliore organizzazione degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo , il termine di cui all’articolo 7, comma 2, del decreto ministeriale 9 maggio 2018, n.58 decorre dalla sessione di esame del mese di luglio 2021, fatto salvo l’art. 4, comma 6 e l’art. 7, comma 1 del medesimo decreto. Alle prove di esame relative agli anni 2019 e 2020 continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto ministeriale 19 ottobre 2001, n.445.”
Parallelamente, diffidare e mettere in mora il MIUR ad indire immediatamente l’Esame di Luglio 2019 e all’eventuale futuro ristoro di tutti i neo-laureati che non potranno vedere riconosciuto il periodo di tirocinio pratico-valutativo eventualmente svolto come disciplinato dal “Regolamento Fedeli”.
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