
Sei mai statǝ chiamatǝ “tesoro”, “carǝ” o “signorina” anzichè “dottoressa” sul tuo luogo di lavoro?
Ti sei mai sentitǝ denigratǝ, umiliatǝ o non credutǝ durante una visita medica?
Hai mai ricevuto complimenti o considerazioni non richiesti sul tuo modo di vestire o sul tuo corpo?
Hai mai subito pressione psicologica per essere “più disponibile” in virtù di un rapporto di potere sul lavoro?
Il tuo genere, orientamento sessuale o provenienza geografica sono mai stati utilizzati per delegittimare la tua professionalità?
Hai mai subito forme di molestie verbali, palpeggiamento o altre forme di violenza sessuale all’interno di una struttura sanitaria?
L’ambiente di cura, cioè ogni ambiente del comparto sanitario, non è esente da comportamenti molesti e violenti, anche sessualmente, nei confronti di chi ne afferisce, sia per motivi di studio, che di formazione, che per salute.
Come in altri settori sappiamo che molte di queste violenze giacciono “sottobosco”: taciute, condizionate da rapporti di potere insiti sia nel modello organizzativo gerarchico delle strutture sanitarie, sia nel rapporto asimmetrico operatorз-paziente, dunque raccontate in confidenza ma raramente esposte, condivise, rese parte di una rivendicazione politica.
Con questo questionario vogliamo aggredire un dato sommerso e sottaciuto per troppo tempo, ma ormai non più ignorabile: nei luoghi di cura – che dovrebbero essere spazi safe (o perlomeno safer) per eccellenza – le molestie e le forme di violenza sono sistematiche.
Questo questionario si pone come obiettivi:
– conoscere il carico reale delle violenze nei corridoi degli ospedali, negli ambulatori medici, nei centri di servizi sanitari
– stabilire le caratteristiche di questi fenomeni
– lavorare per agire in merito, attraverso soluzioni altrettanto sistematiche, affinchè si possa davvero rendere i luoghi di cura degli spazi sicuri per tuttз.
Ci rivolgiamo a specializzandə, studentesse di medicina, strutturatə, pazienti. Perché ancora una volta salute è anche liberarci dalla violenza patriarcale, razzista ed eterocisnormata: nominandola e visualizzandola, affinché a uscirne saremo tuttɜ!