Torino – Bloccata la proposta dei medici a gettone, non abbasseremo la guardia!

gettone2Oggi durante il Consiglio Regionale come studenti di medicina e giovani medici siamo stati in presidio davanti a Palazzo Lascaris. All’interno della discussione sono state poste dal consigliere Marco Grimaldi, durante un question time, domande riguardo le indiscrezioni uscite qualche giorno fa sulle possibili modalità di impiego dei giovani neospecialisti negli ospedali con pagamento a gettone. Una proposta che già in precedenza abbiamo dichiarato come assolutamente irricevibile, in quanto ennesima riproposizione di un’intermittenza contrattuale e retributiva anche all’interno del Sistema Sanitario, che, peraltro, ne risulterebbe gravemente danneggiato, andando a ledere il diritto alla salute della popolazione tutta.

Interrogato su tale punto l’assessore Saitta ha smentito le indiscrezioni riportate dalla stampa, negando di voler promuovere questo genere di modalità di assunzione priva di garanzie e ricattatoria nei confronti dei giovani medici. Ci auspichiamo, inoltre, che l’impegno preso dall’assessore a far ripartire il meccanismo delle assunzioni, dopo anni di blocco del turn over, si tramuti presto in realtà.

Non possiamo però rimanere indifferenti rispetto al rimpallo di responsabilità tra Scuola di Medicina e Regione, al quale abbiamo assistito sulla stampa e nella discussione odierna. Non è accettabile il paragone dei giovani specializzati a tappabuchi della sanità, un ruolo che troppo spesso, sin dalla specialità, negli ultimi anni, abbiamo visto in continuo sotto forme diverse (si ricordi, ad esempio, il patto della salute 2.0 che prevedeva la creazione dei cosiddetti “specializzandi di serie B”). Intendiamo interrogare anche l’Università rispetto alle prospettive palesate, sulle quali mai si è avuto un confronto: dalla protesta che abbiamo promosso emerge chiaramente come non siamo più disposti a subire un futuro lavorativo senza garanzie. gettone3E’ per questo che crediamo necessario un confronto con chi vive direttamente le condizioni sopra citate, in particolare laddove si va a definire il presente e l’avvenire del sistema sanitario regionale (e nazionale).

In questo senso molto positivo è stato il confronto avuto con i consiglieri Grimaldi, Frediani e Bono che si sono uniti al presidio di protesta, dove con camici e gettoni di cartone abbiamo rappresentato la nostra indignazione, prima della importante notizia giunta dal consiglio!

Da parte nostra non abbasseremo la guardia, consapevoli che molto spesso queste stesse scelte sono state prese nel silenzio più totale, sulla pelle di noi giovani in procinto di entrare nell’ambito lavorativo.

Coordinamento “Chi si cura di te?”
Studenti Indipendenti

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